Abramo #5

AbramoContinuiamo a riflettere sulla figura di Abramo per vedere come la sua storia può parlare al nostro quotidiano…

 

Le riflessioni sono tratte da: P. Curtaz, Il cercatore, lo scampato, l’astuto, il sognatore, San Paolo, 2016.

 

 

Gen 17,1-7

Abramo aveva novantanove anni quando il Signore gli apparve e gli disse: “Io sono Dio onnipotente: cammina nella mia presenza e sii integro e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente”. Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e Dio gli parlò, dicendo: “Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni; non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. Ti farò moltiplicare grandemente, ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.”

 

AbramoDio appare di nuovo quando Abramo ha novantanove anni, molto anziano. Appare quando tutto sembra concluso e si presenta come il Dio Onnipotente. In questa circostanza chiede ad Abramo di camminare alla sua presenza e di essere integro. Più correttamente di camminare davanti a lui e di andare nella direzione della correttezza e rettitudine. Abramo è stordito ancora una volta di fronte a questa Parola ricevuta. È convinto che il suo percorso sia finito: un figlio c’è, anche se Sara non è contenta, e invece si sbaglia di grosso! Sin dall’inizio ciò che Dio ha chiesto ad Abramo non è di diventare padre di un figlio, ma di una folla. La promessa è ben chiara! Abramo è chiamato a diventare padre spirituale di tutti coloro che si prostreranno alla ricerca del Dio che lo ha chiamato. Non è una faccenda personale, ma qualcosa che riguarda un popolo. Anche il suo nome cambia, da Abram ad Abramo. Non più padre di un figlio, ma di una moltitudine di cercatori. Il cambio del nome indica una svolta radicale… ampliando il suo nome, Abramo vede allargare il suo cuore e la sua missione. Se prendiamo sul serio Dio nel cammino che facciamo scopriamo che la nostra identità e missione è in costante evoluzione interiore. Dio ci cambia dentro e ci fiorire. Tu diventi un altro, diventi il capolavoro nascosto dentro il blocco di marmo… Il cambiamento non è solo morale o etico, infatti Abramo e Sara non sono dei modelli esemplari, il cambio del nome svela l’identità profonda di ciascuno. Dio nel rapporto personale che intesse con noi ci svela a noi stessi, ci fa da specchio, capiamo chi siamo. Dio ci fa sbocciare in una vita adulta… Dio non è un concorrente dell’umanità, non mortifica l’umano, non lo castra, non lo rende succube e sottomesso. Dio non è così, Dio è alleato per eccellenza dell’uomo e ci conduce pian piano a una piena umanità. Vuoi diventare veramente uomo/donna? Lasciati condurre dal Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe… dal Dio di Gesù Cristo e fidati!

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