Elisa
Anche io ho avuto la GRAZIA di accogliere, per una settimana, la lampada di Madre Chiara. Ero già solita, nel mio momento di preghiera quotidiano, pregare davanti a una candela accesa . . . ma pregare davanti alla lampada accesa di Madre Chiara è stato MOLTO diverso. È stato come pregare in modo nuovo, con una presenza nuova. Ogni volta, infatti, che accendevo la lampada pensavo a Madre Chiara e al suo essere stata “Donna di Speranza”.
SPERANZA. Una parola bella, affascinante, coinvolgente, ma non sempre facile da pronunciare e soprattutto da VIVERE. Quante volte, infatti, perdiamo la speranza, soprattutto quando le cose non vanno come noi vorremmo. Anche a me è capitato . . . e non poche volte! E allora ecco che cosa ha significato per me accogliere questa lampada: RI-AFFIDARMI CON SPERANZA A LUI, perché “Chi spera in Lui non resta deluso.” (Sal 25).