Agosto è un mese importante per coloro che seguono il carisma di san Francesco perché il 2 agosto si celebra la festa del Perdono di Assisi. Ma per le suore Francescane Angeline c’è un motivo in più di festa: il 2 agosto è anche la loro festa titolare.
La norma di vita dell’istituto (cioè quel documento che raccoglie le principali norme spirituali e giuridiche) approvata dal vescovo di Alessandria nel 1889 recita, infatti, che la nascente famiglia aggiunge il nome di Angeline, oltre che per evitare la confusione con altri istituti francescani,
sia per amore di Santa Maria degli Angeli, cui è dedicata la cappella della prima casa di Castelspina, sia perché si propone di coltivare una speciale devozione verso i santi Angeli Custodi.
Fu proprio madre Chiara a volere la custodia e la protezione della beata Vergine Maria per il suo istituto e a scegliere, tra tutti gli appellativi e i titoli a lei riservati, quello di beata Vergine Maria degli Angeli della Porziuncola, tanto da dedicarle la cappella della casa di Castelspina.
Ma come mai proprio la Madonna degli Angeli?
Una lettura superficiale potrebbe far pensare a una devozione nata negli anni vissuti a Rivalta Bormida, dove si trova una cappella dedicata a Maria Regina degli Angeli. Ma le scelte di madre Chiara non sono mai scontate tantomeno se hanno a che vedere con le sue figlie e sorelle.
Madre Chiara rivela, nella sua decisione di dedicare la sua famiglia religiosa alla Vergine degli Angeli, il suo profondo attaccamento alla spiritualità francescana e all’insegnamento di san Francesco. Le biografie e gli scritti che parlano di Francesco testimoniano infatti il suo attaccamento alla Porziuncola, in quanto luogo santo, abitazione di Cristo e della Vergine sua Madre. Egli stesso ne aveva infatti più volte sperimentata la presenza, rivolgendo a Dio la sua preghiera e ottenendo grazie. In questa chiesetta, Francesco affida a Maria l’inizio dell’Ordine dei Frati Minori e delle Clarisse in modo che apparisse chiaramente che era la Madre della Misericordia a partorire nella sua dimora l’uno e l’altro Ordine. La Porziuncola è il luogo dove si sperimenta l’intercessione della Vergine degli Angeli che ottiene a nostro favore il perdono dei peccati e l’abbondanza delle grazie; è il luogo dove si celebra la misericordia del Figlio e si cresce nel suo amore.
Madre Chiara ha sicuramente presente la grande devozione di san Francesco per Maria così come le è chiaro che i modelli della sequela sono due: Cristo e Maria; entrambi, con il loro sì, hanno portato a compimento il progetto di salvezza di Dio Padre: la riconciliazione del genere umano con Dio. Ella volle associare quindi a questo sì le sue figlie e sorelle, perché fossero nel mondo testimoni e strumenti di riconciliazione.
È proprio alla luce di quanto detto finora che la decisione di affidare e dedicare il novello istituto alla beata Vergine Maria degli Angeli della Porziuncola acquista un significato molto più profondo che segna la strada per quanti si avvicinano al carisma di madre Chiara Ricci. Non solo nel forte attaccamento alla spiritualità francescana ma soprattutto nell’evidenziare nella misericordia uno dei tratti più importanti del cammino di fede. Solo quando facciamo esperienza della misericordia di Dio nella nostra vita infatti possiamo comprendere cosa significhi essere figli amati di un unico Padre, sperimentarne la bellezza e diventare a nostra volta testimoni.
Maria ci insegna la strada della sequela e ci sostiene in questo cammino perché possiamo vivere pienamente la nostra vita, scoprendo il disegno di bene che Dio ha per noi.