Seguimi, … io ti aiuterò

Nel nostro percorso di approfondimento della vita e della spiritualità di madre Chiara, questo mese facciamo la conoscenza di suor Antonietta. Chi era? E che legame ha con madre Chiara?

Suor Antonietta era una giovane che sentiva dentro di sé il desiderio di seguire Gesù e di consacrare a Lui la sua vita, ma non sapeva trovare la strada giusta. Aveva infatti fatto un’esperienza vocazionale presso le Monache Cappuccine del suo paese ma era rimasta delusa perché non sentiva come proprio il loro stile di vita. Una sua zia Francescana Angelina la invitò a Castelspina per farle conoscere l’istituto nel quale viveva. Antonietta vive con gioia quel giorno che rimarrà per sempre nel suo cuore, tanto che a distanza di anni e ormai anziana lo ricorda così

Andai come ad una gran festa e quale non fu il mio contento nell’entrare in quel sacro recinto ove spirava tanta povertà e semplicità serafica, ma ancor di più quando mi venne incontro la cara Fondatrice col suo benevolo sorriso; il mio cuore si sentì preso, ella avrebbe preso per sempre il posto della cara mamma perduta e non sbagliavo.

Antonietta sente subito che quel posto la chiama, è quello che lei desidera. E, tra le righe, vediamo come questa certezza sia passata anche attraverso l’accoglienza e la cura materna di madre Chiara che subito la accoglie come una figlia e non la dimentica, nonostante Antonietta non possa entrare subito in convento ma debba attendere alcuni anni prima di vedere realizzato il suo desiderio e poter rispondere alla sua vocazione. Antonietta entra dunque a far parte delle Francescane Angeline, conservando un vivo ricordo di madre Chiara e del suo stile di vita.

Eppure, come spesso accade nella vita, anche Antonietta attraversa momenti di difficoltà. Dopo molti anni nell’istituto e dopo aver vissuto in diverse case, le viene affidato l’incarico di superiora del convento di Castelspina. È un ruolo importante e gravoso e Antonietta fatica a reggerne il peso. Ma il ricordo di madre Chiara la aiuta in questa situazione: ella sente la fondatrice vicina e le si presenta la sua immagine che la rimprovera soavemente dicendole

Non puoi fare tu pure come ho fatto io? Seguimi, … io ti aiuterò

Questa frase diede ad Antonietta la scossa che le serviva e da quel giorno svolse il suo incarico con letizia e impegno.

Ma cosa può dire a noi questa frase? Può aiutarci a vivere meglio la nostra vita e il nostro rapporto con Dio? Madre Chiara invita suor Antonietta a seguire il suo esempio, ma cosa significa esattamente e come questo ha aiutato quest’ultima? L’invito che madre Chiara rivolge a suor Antonietta è quello di seguire la strada che lei stessa ha percorso, cioè seguire il Signore Gesù e docilmente mettersi alla scuola della Sua Parola.

Ma non è un consiglio un po’ scontato da fare a una suora? Eppure Antonietta scrive che quella frase fu esattamente quello di cui aveva bisogno. Questo perché, a volte, pur desiderando conoscere Dio e vivere un rapporto personale con Lui, viviamo delle situazioni che ci impediscono e ci limitano: vorremmo seguire Gesù, ma seguiamo invece degli atteggiamenti che ci allontanano da Lui. Questi possono essere di varia natura e spesso anche mascherati dietro atteggiamenti che noi pensiamo di fede.

Come ci ricorda papa Francesco:

Ci sono degli atteggiamenti previ alla confessione di Gesù. Anche per noi, che siamo nel gregge di Gesù. Sono come “antipatie previe”, che non ci lasciano andare avanti nella conoscenza del Signore.

Antonietta era così preoccupata per il suo incarico e per svolgerlo al meglio che aveva perso la strada e lo stile giusto per farlo. Mettersi alla sequela di Gesù infatti non è solo abbracciare uno stile di vita (capire la propria vocazione, sposarsi, consacrarsi), ma rinnovare ogni giorno quell’atteggiamento di fiducia e di abbandono, disponibili a far sì che Dio operi nella nostra vita; madre Chiara ci insegna come ascoltare e seguire Gesù significa innanzitutto essere liberi da tutti quei legami che non ci permettono di credere.

Il 2 febbraio si celebra la giornata per la vita consacrata: vogliamo ricordarci che ogni vita è vocazione e ognuno di noi porta dentro si sé il seme di una chiamata (al matrimonio, alla vita consacrata, …) che racchiude la realizzazione dei propri desideri più veri. E tu, sei pronto a scoprire il tuo seme mettendoti in cammino dietro il Signore?

Se lo desideri puoi approfondire il tema della sequela di Gesù leggendo questa omelia di papa Francesco: https://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200505_perentrare-nelgregge-dicristo.html

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