“Dio sa quello che fa”
Con questa frase di Madre Chiara vogliamo raccontarvi la nostra esperienza al Campo Famiglie, dall’11 al 16 agosto 2022.
Prima di tutto ci presentiamo… noi siamo Ilaria e Luca, giovane coppia di fidanzati (non prossimi al matrimonio). Nel costruire la nostra relazione, fin da subito, abbiamo voluto mettere al centro Dio e curare la nostra vita di fede. Questo ci dà ogni giorno una carica in più, ci dà quell’energia e quella tenerezza che dovrebbero essere alla base di ogni relazione.
Ci siamo sempre fidati e in questo anno insieme abbiamo potuto vivere e sperimentare esperienze che mai avremmo immaginato, tra queste c’è proprio il Campo Famiglie.
Come ci siamo arrivati? Il nostro desiderio era quello di frequentare il “Corso Fidanzati” per poter ricevere delle basi solide su cui costruire la nostra relazione e in futuro il nostro matrimonio, ma ovviamente per problemi lavorativi non siamo riusciti a frequentarlo, ma Lui aveva già un altro piano per noi, più intenso e di gran lunga più concreto. Perché fermarsi alla teoria se si può già “fare tirocinio” con la pratica?
E così, in una mattina di Giugno, è arrivato inaspettatamente una telefonata di suor Maria Paola in cui ci chiedeva se eravamo disponibili come gli educatori per i ragazzi del campo famiglie a metà agosto; abbiamo accettato molto entusiasti di partecipare a questa esperienza del tutto nuova per noi. Dopo un incontro di programmazione con suor Maria Francesca, Edoardo e Michela, altri animatori prescelti come noi, abbiamo organizzato le varie attività da fare con i gruppi di ragazzi divisi per età, e l’11 agosto siamo partiti alla volta di Nocera Umbra dove si è tenuto il campo.
Siamo partiti da casa carichi per questa avventura ma senza troppe aspettative e con l’idea che dopo tutto il nostro ruolo sarebbe stato solo quello di educatori (non nuovo considerato il nostro servizio in parrocchia), subito però siamo stati smentiti dall’accoglienza semplice e genuina delle suore e delle famiglie. Giochi, sorrisi, musica, condivisione, quotidianità, preghiera e fraternità sono stati la base delle nostre giornate insieme.
Con la gioia nel cuore e tanta gratitudine per le suore e le famiglie possiamo dire che Dio “vede più lontano di noi”.
Ilaria e Luca (Correggio)