Ecco le testimonianze di due giovani che hanno scelto di partecipare al Ritiro di fine anno e Capodanno “Et onne tempo” dal 29 Dicembre al 1° Gennaio 2025.
Sono Silvia,
ho 24 anni, vivo in provincia di Como e lavoro nella scuola primaria come insegnante. Dal 29 dicembre 2024 al 1° gennaio 2025 ho vissuto il ritiro di fine anno e il Capodanno accolta dalle suore francescane Angeline. Con quattro amiche sono partita spinta dal desiderio di vivere nuovamente la gioia trovata ad un corso del SOG precedentemente seguito e desiderosa di concludere e iniziare il nuovo anno con un’esperienza che mi permettesse di vivere questo passaggio in modo nuovo. Durante questi giorni la gioia e l’entusiasmo non sono mancati e un’esclamazione che ho ripetuto più e più volte è stata: “CHE BELLO!”.
“Che bello”… poter riscoprire di avere un Padre che ti ama e che non ti abbandona nelle tenebre ma ti accompagna.
“Che bello”… poter vedere così tanti giovani come me desiderosi di non accontentarsi ma di approfondire la fede e il dono della vita.
“Che bello”… poter conoscere tante persone nuove e stupirsi delle loro storie, per fermarsi poi a riscoprire la bellezza della propria vita.
“Che bello”… pregare, riflettere e divertirsi con altri giovani!
Silvia
Ciao a tutti!
Sono Giulia, ho 20 anni, sono di Como, ma studio Logopedia a Milano. Sono qui oggi a testimoniare la bellezza del ritiro di fine anno e del Capodanno che ho vissuto, accompagnata dalle suore francescane Angeline e da un bel gruppo di giovani, proveniente da tutta Italia. Che meraviglia ripensarci! Questa esperienza mi è stata proposta da alcune amiche che, grazie al loro entusiasmo, mi hanno convinto a partecipare. In questi giorni ho avuto modo di riguardare all’anno passato non con uno sguardo inquisitore, pronto a sottolineare gli errori, ma con uno sguardo più attento, volto ad evidenziare soprattutto le opere che il Signore ha compiuto nella mia vita. Oltre a questo, ho compreso l’importanza del silenzio e del prendersi un momento di isolamento dalla frenesia. Sono tornata a casa con tanta serenità, pienezza e gratitudine, ma anche con la conquista di alcune consapevolezze. “Tu sei il figlio mio, l’amato”: ecco, questo versetto del Vangelo di Marco riassume perfettamente quello di cui ho preso coscienza, ed è bellissimo sentirsi amati e voluti incondizionatamente da Dio.
Giulia