Uno sguardo MISSIONARIO

Carissimi giovani,

eccoci finalmente a riprendere il nostro percorso sullo sguardo di Gesù.

Finora abbiamo riflettuto sull’importanza di questo sguardo come alfabeto vero e proprio dell’Amore per poi soffermarci su alcuni aggettivi che, tra i tanti, potessero caratterizzarlo: penetrante perché capace di leggerci dentro, folle perché capace di un Amore che va oltre la morte, amicale perché cammina al nostro fianco, trinitario perché capace di comunione profonda, riposante perché degno di fiducia. Quale potrebbe essere un’altra caratteristica?

Beh, siamo nel mese di ottobre, mese che la Chiesa dedica alle missioni ad gentes, e lo sguardo di Gesù è sicuramente uno sguardo missionario, che ci spinge ad uscire da noi stessi e ad annunciare al mondo la bellezza dell’Amore che abbiamo incontrato.

Per comprenderne il significato ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio: Lc 10, 1-9.

 

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!». Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: «È vicino a voi il regno di Dio».

 

 

Lo sguardo di Gesù che trapela da questo brano è, infatti, uno sguardo missionario perché è:

  • incamminato, mai immobile o seduto, ma sempre proteso verso l’altro;
  • in minoranza (…la messe è abbondante ma pochi gli operai…), non è mai arrivato ma vive in un continuo apprendistato;
  • espropriato (…come agnelli in mezzo a lupi…), disposto a lasciarsi mangiare, ricco solo di ciò che il Padre gli dona, parole d’amore e gesti di tenerezza;
  • benedicente (…pace a questa casa…): la pace è portata nelle città, spazi dove gli uomini imparano a vivere da fratelli; nelle strade, dove c’è frenesia e fretta; nelle case, luoghi veri di gioia e di dolore, dove l’uomo è veramente sé stesso.

 

Ora tocca a noi, discepoli di Gesù di oggi, chiamati a guardare il mondo, le cose e le persone con i Suoi stessi occhi, occhi di chi si prende cura di ogni uomo!!! Papa Francesco dice che se la vita cristiana perde di vista l’orizzonte dell’annuncio si ammala: la missione è il suo vero ossigeno, la rinvigorisce e la purifica. Non aspettiamo di essere perfetti o di essere cintura nera di catechismo, tutto inizia dalla nostra quotidianità, testimoniando con gioia, ogni giorno, la bellezza dell’amore che ci ha guardato, salvato e sollevato. 

 

Annunciamo, dunque, la venuta del Suo regno, compiendo i Suoi gesti, pronunciando le Sue parole, guardando gli altri con la Sua amorevolezza e cura perché chiunque ci incontri si senta amato, considerato, ascoltato. Facciamo nostro lo sguardo missionario di Gesù perché possiamo sentirci tutti destinatari del Suo amore.

 

 

 

Se volete anche voi vivere un’esperienza missionaria condividiamo le date della formazione missionaria, aperta a tutti, al termine della quale si potrà vivere un’esperienza di servizio e di missione e, di seguito, il link del nostro sito missionario dove troverete molte altre informazioni.

 

IO SONO UNA MISSIONE

1-3 dicembre 2023                 19-21 aprile 2023

16-18 febbraio 2023               7-9 giugno 2023

https://missioni.angeline.it/#mission

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