Mentre erano chiuse le porte del luogo per paura dei Giudei… Accade sempre così quando agisci seguendo le tue paure: la vita si chiude. La paura è la paralisi della vita. I discepoli hanno paura anche di se stessi, di come lo hanno rinnegato. E tuttavia Gesù viene. È una comunità dalle porte e finestre sbarrate, dove manca l’aria e si respira dolore, una comunità che si sta ammalando. E tuttavia Gesù viene. Papa Francesco continua a ripetere che una chiesa chiusa, ripiegata su se stessa, che non si apre, è una chiesa malata. Eppure Gesù viene. Viene in mezzo ai suoi, prende contatto con le loro paure, con i loro limiti, senza temerli. Sa gestire la nostra imperfezione.
Nel mese di Giugno affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci
Le condizioni di salute di: Riccardo, Marco, Maura, Sergio, Anna, Saverio, Bruno, Olga, Flora, Clara, Giuseppe, Emanuele, Caterina, Alessio Ivo, Enzo, Paolo, Fabio, Ruggero, Concetta, Carlo, Maria Pia, Felicita, Mauro, Mario, Aldo, Enzo, Clelia, Alessandro, Giovanni, Andrea, Roberta, Annamaria, Ada, Simone, Nino, Gianluca, Lia, Alessio, Vera, Anita, Riccardo, Stefano, Daniele, Laura, Enzo, Chiara, Pierino, Francesca, per i piccoli Martina, Alessandro, Nofer, Robertino, Marcellino, Daniele, Umberto, Valerio.
#02 – Punti di luce
Barbara
La lampada di Madre Chiara è passata per casa mia.
Vi ringrazio per questa bellissima esperienza. E’ stato un bel modo per condividere la fede con persone che conosco e mi ha dato modo di essere testimone.
Ovviamente è stato bello pregare con la sua luce.
Grazie per questo gesto e pensiero che ci ha tenuto uniti.
Un abbraccio a presto.
Barbara
#01 – Punti di luce
Emilia e Alessandro
La lampada ci è stata consegnata a Castelspina. L’abbiamo accolata con gioa e siamo contenti che possa intraprendere il suo cammino in tante altre case.
La bellezza dell’invisibile
La SPERANZA vede l’invisibile, tocca l’intangibile e raggiunge l’impossibile.
(Anonimo)
L’INVISIBILE. È curioso constatare come ciò che è bello sia spesso astratto. Il motivo potrebbe essere che, in un mondo dove il senso privilegiato è la vista, paradossalmente appare più evidente la bellezza celata dietro a ciò che visibile non è. La bellezza dell’astratto, infatti, risiede nel fascino dell’individualità: solo davanti a ciò che è astratto nasce l’individualità di chi ne contempla la bellezza.
Storia a fumetti di Madre Chiara #02
Corso Dabar
“Questa parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica” (Dt 30, 14)
Con questa frase del Deuteronomio (e molto altro…) suor Sara, suor Maria Paola, suor Veronica e suor Margherita ci hanno salutato dopo quattro giorni insieme davanti alla Parola di Dio. E con questa frase posso sintetizzare la mia esperienza al termine del corso Dabar: sono tornata a casa con la sensazione che la Parola di Dio è molto vicina a me, più vicina di quanto pensassi e soprattutto più necessaria al mio cammino. Ringrazio per aver avuto la possibilità di riscoprire la bellezza e la sapienza contenute nella Bibbia: un testo che mi ero riproposta spesso di leggere e che, dopo questa esperienza, ho il desiderio di meditare. Oltre ai preziosi contenuti che ho appreso e oltre all’esperienza di fraternità, che sempre mi riempie il cuore e mi fa brillare gli occhi, ciò che più di tutto considero un dono è essere tornata a casa con il desiderio di meditarla, questa Parola, di sentirla operante nella mia vita: Parola che trasforma, Parola viva. San Francesco non aveva una Bibbia tutta sua, eppure si è lasciato totalmente stravolgere da questa Parola, semplicemente ascoltandola durante le celebrazioni. Quanto mi stupisce! Mostra la presenza dello Spirito Santo dentro la Sacra Scrittura, una presenza potente, che bussa al cuore e non lo lascia tranquillo!
Notti e silenzi… prima di una nuova alba – Gv 21,1-14
Era già accaduto qualcosa di simile nella vita di Pietro. Tre anni prima sul lago Tiberiade. Se lo ricordava bene Pietro: una pesca da schifo, la notte insonne, il malumore, poi d’improvviso Gesù aveva chiesto in prestito la barca. Pietro stava per dargli una rispostaccia, di continuare a fare il falegname invece di insegnare ai pescatori di pescare. Ed invece… una pesca miracolosa e Pietro che si butta in ginocchio. Tre anni erano passati ed ora era finito tutto: “Io vado a pescare”. Scoraggiati e incostanti, Pietro ci guida. Come Pietro davanti alla delusione ci riappropriamo della vita stanca, pensiamo che ormai abbiamo fallito! Ma la depressione non porta vita! E di nuovo nulla nelle reti, pesci assenti, nessuna consolazione. La notte sta per finire, ma per quanto sia lunga e faticosa, la notte finisce sempre con una nuova alba! Il buio è arginato, non può superare il limite che Dio gli assegna. Pietro torna a riva con i suoi amici e nessuno si accorge del pescatore mattiniero che gli si avvicina. “Pescato niente?” “No!” nessuno ha voglia di parlare con questo peso nel cuore! Il mattiniero non si arrende: “Perché non riprendete il largo?” Giovanni guarda, Pietro pure. Alzano lo sguardo… quella frase l’hanno già sentita, molti anni prima. Prendono il largo, gettano le reti, accade! Pietro capisce, il cuore gli pulsa nelle tempie, gli scoppia. No non è un caso. È Lui! È Giovanni a urlare, è lui che lo riconosce. Pietro stavolta si fida ciecamente, si butta in acqua, come aveva fatto in quella memorabile notte di tempesta sul lago. A riva si svolge una scena tenerissima. Gesù chiede qualche pesce appena pescato. Gesù arrostisce, tutti tacciono ora. È proprio Lui, lo riconoscono nel gesto del servizio, nel sacramento dell’accoglienza. Ancora una volta il Maestro li ha raggiunti alla fine della notte.
Nel mese di Maggio affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci
Le condizioni di salute di: Aurelia,Luigi, Ruggero, Sonia, Lucio, Marzia, Giulia, Roberto, Valerio e Gabriele, Umberto, Federica, Caterina, Cristina, Flavia, Carmine, Andrej, Christopher, Antonietta, Antonella, Paolo, Leonardo, Viviana, Paolo, Massimo, Gabriella, Estella, Pietro, Alberto, Anita, Riccardo, Gianni, Stefano, Tiziana, Simona, Daniele, Ernesto, Federica, Pietro, Alessia, Anna, Franco, Caterina, Laura, Chiara, per i piccoli Martina, Alessandro, Nofer, Marcellino, Sebastiano, Valerio, Anna.
Lettera del Papa ai giovani
Vogliamo condividere la lettera che Papa Francesco ha indirizzato a tutti i giovani in occasione della presentazione del Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma per l’ottobre 2018, sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Nei prossimi mesi avremo modo di approfondire proprio la preparazione a questo importante momento di riflessione all’interno della Chiesa e di confrontarci su cosa significa per noi essere giovani che vivono la fede e che sono in cammino alla scoperta della propria vocazione.