Amando di quello stesso Amore

Bentornati a tutti!

In questo mese ci soffermeremo ancora un poco sul testo de Le Lodi di Dio Altissimo, e tra gli attributi dati a Dio ci soffermeremo su Tu sei amore e carità…

Che cosa significa, ai giorni nostri e per un giovane come noi, che il Signore è Amore?

E cos’è la Carità?

Lo abbiamo chiesto a Diego, sentiamo cosa ci racconta:

Mi presento brevemente, sono Diego Caro, ragazzo venezuelano che abita a Bologna… Comunque, credo di aver sentito mille volte dire: “Dio è Amore”, ma credo che nessuno sappia con certezza cosa voglia dire, e certo, nemmeno io, ma proverò a spiegare quello che è stato per me. Dio per me è Amore perché mi ha creato, mi ha voluto, mi ha pensato e mi ha dato la vita, e ancor di più perché con tutto quello che mi ha dato non mi obbliga però a niente. Dopo che mi ha creato, mi ha lasciato libero: la decisione di seguirlo è personale, ma al di là della mia decisione, lui continua ad essere lì al nostro fianco, non si allontana. Al massimo ci allontaniamo noi, ma lui mai; lui ci aspetta con le braccia aperte tutta la nostra vita, fino all’ultimo secondo, perché ci ama immensamente, tanto che per noi ha consegnato il suo unico Figlio: per la redenzione di ciascuno di noi; per il perdono dei nostri peccati; per ricordarci che ci amerà sempre, senza condizioni, senza limiti. Per me, Dio è amore perché, ancora con tutti i miei difetti e sbagli, per lui sarò sempre prima di tutto un figlio amato come tutti gli altri.” Read more

…Sapendo di avere le ali!

Sii con Dio come l’uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, sapendo di avere le ali.

(Don Bosco)

In questo mese restiamo sul testo de Le Lodi di Dio Altissimo scritte dal poverello di Assisi a La Verna per soffermarci sull’esperienza che Francesco fa di Dio Padre. Pensando a Dio lui elenca tutta una serie di attributi che definiscono al sua esperienza di Dio, ma tutti sono fondati nell’esperienza cardine che il giovane assisiate fa di Dio, il suo essere Padre.

Cosa significa per noi che Dio è Padre? Read more

Tu sei Re

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

(Gv 18, 37)

Bentornati al nostro appuntamento con i Centenari francescani, alla scoperta della bellezza che queste solennità raccontano!

Ci siamo lasciati l’ultima volta con il primo appuntamento sul Centenario delle stimmate, ricevute da Francesco sul monte La Verna. Pieno di consolazione e di pace, perché il Signore era venuto a visitarlo e dare senso al turbamento interiore che viveva, Francesco recita una delle più belle preghiere che abbia mai fatto: Le Lodi di Dio Altissimo. Read more

Aveva trasformato l’amante nell’immagine stessa dell’amato

Un mattino, all’appressarsi della festa dell’Esaltazione della santa Croce, mentre pregava sul fianco del monte, vide un Serafino, con sei ali tanto infocate quanto luminose, discendere dalla sublimità del cielo: esso, con rapidissimo volo, giunse vicino, librato nell’aria, all’uomo di Dio, e allora apparve tra le sue ali l’effigie di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi in forma di croce e confitti alla croce. […] Scomparendo, la visione gli lasciò nel cuore un ardore mirabile e l’effigie di segni altrettanto meravigliosi lasciò impressa nella sua carne. Read more

“la luce splende nelle tenebre” (Gv 1, 5)

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14)

Benvenuti e bentornati in questa rubrica sui centenari francescani, alla ricerca della bellezza che queste celebrazioni raccontano.

Continuiamo questo mese a scoprire il Natale di Greccio. Dopo aver ascoltato i Vangeli della natività secondo Matteo e Luca, oggi proveremo ad entrare un po’ di più, in punta di piedi, nel Prologo di Giovanni: ci troviamo al capitolo uno.

Ma prima di iniziare, di cosa si sta parlando quando si parla del Natale di Greccio? Perché è così importante? Ebbene, nelle Fonti francescane viene riportato da Tommaso da Celano un episodio molto singolare e importante della vita di Francesco, avvenuto proprio a Greccio nella notte di Natale del 1223. Era un periodo turbolento nella vita del Santo, durante il quale viveva delle grandi fatiche e incomprensioni con i frati con i frati appartenenti all’ordine da lui stesso fondato. Loro lo ritenevano un uomo troppo semplice per poter rimanere loro ministro generale, e così fu allontanato dalla sua stessa famiglia fino a diventarne quasi un estraneo per alcuni suoi fratelli. In questo clima di tensione, Francesco non cede ai rimorsi e alla frustrazione ma si unisce ancora di più al suo Signore e all’Amore che Egli aveva per lui e per ogni uomo, anche per quei suoi fratelli che gli stavano facendo del male. Read more

“Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio” (Rm 8, 28)

Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.

Lc 1, 30-33

 

Benvenuti e bentornati nella nostra rubrica sui centenari francescani, celebrazioni che dall’anno scorso ci accompagneranno fino al 2026, quando celebreremo gli ottocento anni dal transito di San Francesco. Il primo centenario, festeggiato a novembre dello scorso anno, è stato quello degli ottocento anni dalla Regola bollata e ora ci stiamo soffermando sulla seconda celebrazione: gli ottocento anni dal presepio di Greccio. E che cosa sarebbe? A dicembre dell’anno scorso sono stati esattamente ottocento anni da quando, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1223, Francesco volle realizzare la prima rappresentazione della nascita di Gesù. Era una nuova Betlemme, in un piccolo paesino dell’Umbria di nome Greccio, che si vide quella Santa notte e da quest’evento nacque il presepe che noi tutt’oggi ancora realizziamo ogni anno nelle nostre case. Read more

Dalla tua parte

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera della Spirito Santo. […] Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: ‘Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele’, che significa ‘Dio con noi’.

(Mt 1, 18.22-23)

 

Benvenuti! E bentornati a tutti in questa rubrica alla scoperta della bellezza dei Centenari francescani, celebrazioni che dall’anno scorso ci accompagneranno fino al 2026. La prima festa è stata quella degli ottocento anni dall’approvazione della Regola bollata, documento che esplicita la forma di vita iniziata ed intrapresa da San Francesco. La seconda ricorrenza, nel cui mistero oggi cominceremo a scavare, è quella degli ottocento anni dal presepe di Greccio. Read more

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20)

Il Santo è lì estatico di fronte al presepio, lo spirito vibrante di compunzione e gaudio ineffabile. Poi il sacerdote celebra solennemente l’Eucaristia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima.

(Vita prima, cap. XXX)

 

Benvenuti e bentornati a tutti in questa rubrica sui Centenari francescani, alla scoperta della bellezza che queste celebrazioni (che dall’anno scorso ci accompagneranno fino al 2026) raccontano.

Il primo Centenario, celebrato a novembre scorso, è quello della Regola bollata, documento che accompagna la vita di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, rimangono affascinati da san Francesco e dal suo carisma. Tra questi, ci siamo soffermati a parlare dei giovani francescani, o Gi.fra, un gruppo di ragazzi che cerca di andare in contro al Signore proprio seguendo le orme del poverello di Assisi. Read more

E se fosse una grazia?

E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino familiari tra loro reciprocamente. E ciascuno manifesti con fiducia all’altro le sue necessità, poiché se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, quanto più premurosamente uno deve amare il suo fratello spirituale? E se uno di essi cadrà malato, gli altri frati lo devono servire come vorrebbero essere serviti essi stessi.

(Dalla Regola bollata, FF 91-92)

Eccoci al terzo appuntamento di questa rubrica sui Centenari francescani! Bentornati a tutti e, per ricordare di cosa stiamo parlando, dall’anno scorso al 2026 tutta la famiglia francescana festeggia, e festeggerà, gli ottocento anni da alcuni momenti molto significativi della vita di san Francesco e dell’Ordine. Read more

Come un bimbo svezzato in braccio a sua madre (Salmo 131)

Bentornati a tutti!

Continuiamo la rubrica sui Centenari francescani che, dal 2023, ci accompagneranno fino al 2026. Il primo, la cui ricorrenza era a novembre dell’anno scorso, è stato quello degli ottocento anni dalla Regola bollata. Nel cercare di capire come questo documento parli ancora agli adulti e, soprattutto, ai giovani di questi tempi, analizzeremo i quattro pilastri della gioventù francescana. Siamo partiti il mese scorso dal “Vangelo come guida”. Il secondo pilastro che prenderemo in considerazione è “La Chiesa come Madre”. Read more