Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo». (Gv1,47-51)
Category: Testimonianze
Vivi nella Notte
Ecco le testimonianze di due giovani che hanno scelto di partecipare al Ritiro di fine anno e Capodanno “Vivi nella notte” dal 29 Dicembre al 1° Gennaio 2024.
Ciao a tutti! Io sono Riccardo, ho 22 anni e vengo da Alessandria. Ora vi racconto dell’esperienza vissuta pochissimo tempo fa ad Assisi; in realtà mi piacerebbe più definirla “Grazia”, quella di essere stato uno dei tanti ragazzi che ha partecipato al ritiro di fine anno e al capodanno “vivi nella notte”, presso uno degli istituti delle Suore Francescane Angeline. E’ stato un periodo (quello del ritiro) molto riconciliante, allontanandomi da relazioni o situazioni amicali e familiari mi sono aperto all’ascolto della parola, cercando di scorgere la presenza del Padre nella mia vita, provando a cogliere ciò che Lui stava tentando di dirmi. Ho riassaporato la dolcezza di chiamare Dio “Padre”, di chiamarlo in modo intimo, da Figlio; «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Proprio questa è la frase in Marco (1,11) che mi sono portato a casa e che in alcuni momenti della giornata dentro di me risuona, donandomi tanta serenità. E’ davvero fondamentale per il cammino allontanarsi dalla quotidianità con i suoi ritmi frenetici, da quelle situazioni che ci fanno vivere in ansia e che molto spesso ci “affannano”. Vivere questa situazione di “deserto” mi ha aiutato a cogliere la profondità della promessa in Isaia (43,1-4) che Dio fa a tutti noi Figli, semplicemente mi ha ribadito la posizione che ho, di “Figlio”, Consolato e Accompagnato. In quei giorni Gesù mi ha consegnato il volto di un Padre che è tenero e attento ai miei desideri, in Genesi (15,5-6) ho assaporato una soave speranza, contenuta dentro una grande promessa di “Infinito” fatta ad Abramo. Il frutto più bello di questi giorni però, è stato dire un “Grazie” davvero grande al Signore per quella che è stata la mia vita fino a quel momento, benedicendo il passato e tutte quelle situazioni dolorose e infelici vissute. E’ stato davvero bello trovare tantissimi motivi per il quale ringraziare volgendo lo sguardo non solo sull’anno che stava giungendo al termine ma guardando a tutti gli anni passati. E’ stato entusiasmante in quei giorni creare nuove relazioni e approfondirne altre, qui emerge tutta la bellezza dell’amicizia in Cristo, un’amicizia autentica e disinteressata; inoltre ho potuto comprendere meglio che la vera felicità è quella condivisa, che porta frutto. Sono stati giorni splendidi, vissuti in “Famiglia”, le Angeline sono proprio questo, “Casa”. Che il Signore faccia risplendere il Suo volto su ognuno di voi! Questo è il mio augurio per questo 2024.
COME UN PRODIGIO
Ecco le testimonianze di alcune giovani che lo scorso anno hanno partecipato al percorso “Come un prodigio”.
Tu mi hai fatto come un prodigio
è, per me, un versetto che dice con altre parole che “nulla è impossibile a Dio”, o meglio, il fatto che io ora creda al salmo 139 dichiara che Dio è il Dio dell’impossibile!
Sono Martina e l’anno scorso ho partecipato al percorso “Come un prodigio” proposto dalle Angeline.
Questo cammino a tappe mi ha aiutata a fare verità profonda sul mio essere donna, ma ancor di più, sul mio essere figlia di Dio, chiamata a lasciarmi amare per amare e donare totalmente la mia vita, così come desideravo, ma non osavo più sperare. È stato un cammino faticoso, ma anche di tanta, tanta grazia. È stato un cammino di inimmaginabile guarigione del corpo e dello spirito, un cammino di abbandono sempre più fiducioso tra le braccia del Padre, che tutto sa e tutto può. Lui che mi ha creata, sa anche chi sono e cosa fare di me, questo basta!
Conversavano Tra Loro #INCONTROGiovani&Suore
Ecco le testimonianze di alcuni giovani che hanno scelto di partecipare a “Conversavano tra loro. #INCONTROgiovaniesuore” a Castelspina dal 22 al 24 Settembre 2023.
Questi giorni a Castelspina, sono stati giorni ricchi di momenti di fraternità e condivisione, che mi hanno fatto sentire parte di una grande famiglia: la Chiesa. Posso confermare, ancora una volta, che Dio si manifesta nella relazione e nell’incontro con l’altro. Questo, anche a distanza di giorni, provoca dentro di me una forte serenità e gioia.
OGGI CON ME (IN PARADISO)
Ecco la testimonianza di due giovani che hanno partecipato alla 41° marcia francescana dal 25 Luglio al 4 Agosto.
Ciao! Mi chiamo Michela, ho 23 anni e da due lavoro come Logopedista. Vengo da Cervaro (in provincia di Frosinone) e vivo a Roma dal 2018, quando lasciai casa per intraprendere la coloratissima vita da fuorisede.
Per me la scelta universitaria fu lenta e difficile. Cercavo nella futura professione il senso della mia vita: ma capite bene che nessuna facoltà, davanti ad una richiesta così grande, sembrava quella giusta. Un po’ per caso iniziai a studiare logopedia, ma in me erano tante le insoddisfazioni. Covavo un enorme desiderio di pienezza che non riuscivo a colmare. Mi riempii di impegni: studio, uscite, hobby delle tipologie più svariate, ma in nulla il mio cuore trovava pace.
(im)PERFETTAMENTE AMATA!
Ciao a tutti!
Sono suor Lucia, sono originaria di Vercelli, ma da Settembre vivo nella fraternità di Torino.
La città dove sono cresciuta è una cittadina tranquilla, immersa nella bellezza delle risaie (che sono uno spettacolo imperdibile! …con il solo piccolo difetto delle zanzare!!!).
Fin da piccola ho frequentato la parrocchia e ho iniziato a fare l’animatrice una volta ricevuto il Sacramento della Cresima. L’oratorio era diventato la mia seconda casa! Ma, da brava “donnina di casa”, tutto doveva essere… perfetto! Anzi, IO dovevo essere perfetta! Altrimenti? Beh, altrimenti gli altri cosa avrebbero pensato?!
Una storia a più mani!
Siamo Sara e Giovanni,
due giovani (ma non giovanissimissimi) milanesi d.o.c. Da qualche annetto, ormai sono quattro, abbiamo deciso di affrontare la vita con quattro occhi (gli occhiali di Sara non li facciamo contare), con quattro piedi e con quattro mani: abbiamo cioè deciso di fidanzarci nel pre-pandemico 2019, come risposta ad una grazia grande che ci chiamava a prendere sul serio e a piene mani la nostra vita di allora.
Sara usciva da poco da un periodo piuttosto buio della sua vita, culminato in un’ospedalizzazione di qualche settimana in un reparto di psicologia e di psichiatria di una clinica milanese. Esserne uscita con il sorriso sulle labbra, e il desiderio nel cuore di tornare a guardare con leggerezza e con gusto ciò che di bello, di semplice e di dolce la vita di ogni giorno poteva schiuderle allo sguardo era per lei una conquista significativa e del tutto nuova. E lei non se la lasciava certo sfuggire; anzi, il cuor contento che le batteva nel petto è stato una delle compagnie più costanti di quei giorni e, di lì, dei successivi quattro anni.
Meravigliosa è la Sua alleanza
Ciao! Sono suor Anna,
ho 29 anni e sono originaria di un piccolo paese della bassa bresciana: Castelletto di Leno, dove sono cresciuta insieme alla mia grande famiglia: siamo cinque fratelli e io sono la terza.
Da sette mesi vivo a Santa Maria degli Angeli, all’ombra della Porziuncola: luogo per me molto caro, dove il Signore ha fatto alleanza con me nel lontano aprile del 2014.
In quel periodo frequentavo il secondo anno di università, ero iscritta a Scienze dell’Educazione ed era un tempo particolare della mia vita nel quale avevo un desiderio al quale non sapevo dare “né un nome, né una dimora”. Nei luoghi che frequentavo (tra i quali la Parrocchia e l’Operazione Mato Grosso) non trovavo quello che desideravo.
La casa sulla roccia: Dio è roccia di fedeltà!
Ciao a tutti! Sono Martina, una riabilitatrice psichiatrica ed attrice (riabilitattrice!) e accolgo con gioia l’invito di dare testimonianza dell’esperienza vissuta durante il servizio al ritiro per le famiglie “La Casa sulla Roccia” : che lo Spirito guidi me che scrivo e te che leggi, in tutte le nostre vie.
Lo scorso aprile arrivai al Corso Zero sufficientemente “rotta”, ma con una sete di verità inestinguibile; verità che sapevo non venire da me, visto il cumulo di scelte ed esperienze poco feconde che mi portavo appresso. In quel kairòs, Dio, anzitutto, mi ha mostrato il suo volto e lo ha fatto nel Figlio suo, Gesù. Quello sguardo mi ha stanata, mi ha dichiarato un amore vivo, reale, a priori. Lui mi stava attendendo, voleva rivelarsi: «Martina, sono Gesù e Dio è tuo Padre. Gli appartieni, sei sua. Tu, Martina, vali il sangue di Cristo, il mio sangue». Una spada d’amore che mi ha inchiodata alla gioia, alla benedizione, alla lode. Durante questo corso, le grazie sono state moltissime, tra cui l’aver conosciuto le Angeline. Rimasi attratta dalla loro gioia, dalla libertà e dalla pienezza con cui vivevano la loro vita. Decisi di volerne sapere di più di quella bellezza e, da allora, le Angeline sono diventate “casa”. Per questo, al loro invito a collaborare per il percorso degli adolescenti durante il ritiro ho, immediatamente, detto «Sì!», pur non avendo la minima idea di cosa avrei dovuto fare. Ho detto «Sì!» semplicemente perché sono stata chiamata, in fondo «Dio sa quello che fa».
La storia che Dio sta scrivendo con me
Ciao! Sono suor Maria Francesca, ho 29 anni, sono originaria di Monteforte Cilento e vivo a Roma. Sono cresciuta in un piccolissimo paesino, in una grande famiglia (sono l’ultima di 5 figli), ho studiato a Bologna e a 23 anni ho deciso di lanciarmi nell’avventura più bella e pazzesca della mia vita: prendere la mano di Gesù, tenerla stretta, camminare con lui e non lasciarlo più andare!
Fin da ragazzina sono sempre stata una sognatrice! Amavo leggere i libri perché attraverso i personaggi entravo anche io nelle loro avventure e dal minuscolo paese in cui vivevo, ecco che potevo essere in qualsiasi parte del mondo… Ma la storia più bella iniziai a scoprirla quando avevo 16 anni. A settembre arrivò in classe un nuovo prof di religione… Io, incuriosita dai due occhi così accesi e così profondi di quell’uomo, cercavo di carpirgli il segreto della felicità! Volevo possedere anche io quella scintilla che lo animava. Così glielo confidai e lui mi propose di partecipare a degli incontri dal titolo “Le 10 parole di vita”. Qui scoprii per la prima volta un libro particolare: la Bibbia. Quando la leggevo era diversa dagli altri libri perché mi interpretava, era lei che leggeva me! Così conobbi Gesù e iniziai ad approfondire la mia amicizia con Lui…