Testimonianze

“Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? […] Voi siete la luce del mondo; non […] si accende una lampada per metterla sotto il moggio” (Mt 5, 13-14)

Vogliamo raccogliere qui le nostre testimonianze per dire, a chiunque le leggerà, la bellezza della vita e l’amore di Dio verso ciascuno di noi sperimentato nella quotidianità e nelle esperienze di fede.


Corso Dabar

“Questa parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica” (Dt 30, 14)

Con questa frase del Deuteronomio (e molto altro…) suor Sara, suor Maria Paola, suor Veronica e suor Margherita ci hanno salutato dopo quattro giorni insieme davanti alla Parola di Dio. E con questa frase posso sintetizzare la mia esperienza al termine del corso Dabar: sono tornata a casa con la sensazione che la Parola di Dio è molto vicina a me, più vicina di quanto pensassi e soprattutto più necessaria al mio cammino. Ringrazio per aver avuto la possibilità di riscoprire la bellezza e la sapienza contenute nella Bibbia: un testo che mi ero riproposta spesso di leggere e che, dopo questa esperienza, ho il desiderio di meditare. Oltre ai preziosi contenuti che ho appreso e oltre all’esperienza di fraternità, che sempre mi riempie il cuore e mi fa brillare gli occhi, ciò che più di tutto considero un dono è essere tornata a casa con il desiderio di meditarla, questa Parola, di sentirla operante nella mia vita: Parola che trasforma, Parola viva. San Francesco non aveva una Bibbia tutta sua, eppure si è lasciato totalmente stravolgere da questa Parola, semplicemente ascoltandola durante le celebrazioni. Quanto mi stupisce! Mostra la presenza dello Spirito Santo dentro la Sacra Scrittura, una presenza potente, che bussa al cuore e non lo lascia tranquillo!

Torno alla mia quotidianità sostenuta dalla certezza di avere a disposizione uno strumento in più per incontrarLo, perché come ci hanno detto al corso: “non mi rapporto al testo sacro per risolvere un problema, per capire che scelta fare, per saperne di più… ma innanzitutto per entrare in relazione con Dio”. Un inizio di anno tanto fecondo non può che essere promettente: ho rigustato la bellezza di sapermi amata, e di essere cercata. E a questo Suo desiderio di incontrarmi, non posso che rispondere di sì, facendo spazio nella mia quotidianità a questa Parola che dice di me, dice di Lui, dice dell’Amore.

Marta Cricelli

Dalla paura nasce la tua forza

Carissimi giovani amici, in questi giorni legati alla speranza della vita nuova che scaturisce dalla Pasqua, condividiamo con voi la testimonianza della giovane Martina. Una ragazza di 17 anni che, dopo aver lottato con forza, fede e coraggio per tre anni contro un tumore, ha raggiunto l’abbraccio della misericordia del Padre lo scorso marzo. Leggere le sue parole ci può aiutare a scegliere come stare nella vita.

Martina

Buongiorno,

io sono Martina Ciliberti, un’alunna dell’istituto Manlio Rossi Doria, ma invece di stare tutti i giorni in classe come una ragazza normale, sono costretta a combattere contro la malattia del secolo, il tumore. Sì, il tumore, già nominarlo mette paura a tutti, ma mette meno paura a chi ci lotta ogni giorno perché sa che non può permettersi di perdere nessun colpo, sa di dover combattere per non perdere qualcosa che gli appartiene: la vita! Il mio tumore si chiama Linfoma di Hodgking e ci faccio a botte da ben tre anni per riprendermi ciò che è mio… ovviamente non è facile affrontare tutte le cure e i trattamenti da fare perché ogni cura porta le sue conseguenze e il suo star male… ma se si vuole vincere nella vita non bisogna mai smettere di lottare.

 

Dalla paura nasce la tua forza

Martina

Una persona mica è forte perché è forte, ma dalla consapevolezza di aver paura, nasce la forza di affrontare la situazione. Dalla non conoscenza nasce la forza … Io quando ho fatto il trapianto la prima volta non sapevo ciò che io avrei vissuto … quindi dalla non conoscenza e dalla paura è uscita la forza. La seconda volta già così, la paura è di più, ma la forza mi verrà di più. Alla prima chemio non sapevo, ma l’ho fatta, anche la seconda … raggiungi il traguardo se sei davvero convinto di raggiungerlo. Se tu pensi prima di fare la terapia, «starò male», tu starai male davvero … se dici mi affido alle mani di Dio, non ci pensi e il dolore è meno forte, non lo accentui.

Martina

E la felicità

Pronunciare la frase ‘la vita è bella’ nel tuo periodo più buio, non è cosa da niente. Dirlo forse è più semplice che crederci, ma se ci credi, forse riuscirai a comprendere il vero significato di questa vita … perché la vita è bella non perché tu hai, ma perché tu dai, nonostante tutto … La felicità la trovi nei piccoli gesti quotidiani … nei silenzi ascoltati … nei vuoti riempiti … nei sorrisi regalati e nell’amore vissuto … La vita è bella se cerchiamo di vivere la felicità e non d’inseguirla.

Grazie Martina per il dono del tuo sorriso luminoso e pieno di gioia, per la forza della tua speranza. Continua a camminare accanto a noi e insegnaci a vivere in pienezza ogni giorno: con il cuore unito al Signore e lo sguardo attento alle necessità dei fratelli.

Share the love

share the loveVorrei condividere, care sorelle, la gioia e l’amore che ho provato durante il meraviglioso weekend vissuto a casa vostra, dal 22 al 25 aprile, per l’attività Share the Love rivolta a noi adolescenti. Personalmente sono partita con un obiettivo chiaro: cercare di interpretare cosa Dio ha in serbo per noi, cosa la fede ci riserva, o meglio riserva a me. Dobbiamo però fare tutti un passo in più: dal sapere al conoscere. Noi non siamo mai soli, e questo il nostro cuore lo sa. Dobbiamo offrire al Signore un piccolo spazio del nostro cuore perché vi possa stare, crescere e compiere quanto desidera. In questi giorni ci siamo soffermati a pensare e a riflettere su noi stessi, accorgendoci che nella vita quotidiana spesso trascuriamo, o diamo per scontate, quelle piccolezze che ci sembrano banali.

Le parole di suor Sara e suor Maria Paola sono arrivate dritte nel nostro cuore, a me e a tutti i miei compagni di viaggio. Sì, perché è stato un viaggio e lo è ancora, con una vera e propria partenza e con un arrivo che si può percepire come il paradiso. Non so bene come le loro parole, i loro pensieri e i loro consigli siano potuti arrivare a noi, ma la gioia illumina i loro occhi e i nostri cuori, insomma sono riuscite a trasmetterci ciò di cui avevamo bisogno. In quei giorni ho capito che noi siamo alberi al contrario: abbiamo le radici nel cielo e i frutti sulla terra. L’argomento che mi è rimasto maggiormente nel cuore è stato il mondo delle relazioni e come queste possono essere una ricchezza a seconda del rapporto che viviamo con noi stessi.

Ci dobbiamo amare così come siamo, dobbiamo accettarci così come Dio accetta noi. E in questo possiamo incontrare la felicità! Quest’ultima va cercata negli scompartimenti della nostra anima, ce l’abbiamo tutti, ce l’hanno regalata quando eravamo piccoli nel giorno del nostro battesimo. Era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto talmente bene che non ci ricordiamo più dove l’abbiamo messa, ma c’è. Un po’ come Dio, il pilastro della nostra vita, attorno al quale a volte giriamo senza accorgerci che è lui a tenerci in piedi.

Concludo ringraziando le suore per le eccezionali esperienze che ogni anno ci permettono di vivere, ricordando che questo è il frutto delle loro missioni e fatiche! Ringrazio inoltre per averci dato la possibilità di comprendere la bellezza di sentirsi capiti nell’intimo e condividere qualcosa di profondo. E’ stato bello conoscere altre persone speciali che ci accompagnano in questo lungo e intenso viaggio verso l’amore di Dio.

Sara